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I ricordi di Kitty 5


di forrestsherman
17.08.2019    |    4.311    |    0 9.6
"Claudio tiro fuori un lungo chiodo che serviva per i giochini in spiaggia, si faceva un quadrato sulla sabbia con dei settori a punti chi lo conficcava..."
Sfoglio il diario dei miei ricordi, mentre sono in campagna dove ho le foto e gli appunti di viaggio....ora sono nonna e penso con nostalgia alle mia attività da giovane.

Ero bella, di famiglia abbastanza ricca, e mi ero trovata a scuola, in liceo, un bravissimo fidanzato, coetaneo, Claudio....con cui nel 71, feci un viaggio estivo, a bordo di una Fiat 500 giardiniera gialla che era di suo papà.

Girammo un po’ per l’Italia dal Salento alla Calabria che trovammo troppo calda, e traversammo verso la puglia, giungendo sul Gargano a Peschici che allora era una cittadina meravigliosa.

Ci accampammo con la tenda in un delizioso campeggio dietro la spiaggia.

Il mio fidanzato con cui stavo da quando avevamo 16 anni, e ne avevamo 19, ogni estate mi era un po’ a noia, era troppo servizievole e dolce, io ogni tanto avrei desiderato un più rude, cazzuto e poi lui veniva subito quando facevamo l’amore, si vede che gli piacevo da matti, ma io sono un po’ lenta e spesso mi eccitavo tanto ma non venivo completamente.
Quando non eravamo insieme lo tradito spesso con altri amici, e nei miei sogni desideravo avere tante esperienze, andare con altri ragazzi, ma con lui avevo un lungo vissuto, eravamo insieme da 5 anni, cresciuti insieme, fantasiosi nei giochi erotici e nella vita normale ero legata a lui era simpatico, bello, servizievole.Poi quando sapeva che ero stata con altri si dispiaceva, ma non si arrabbiava con me, mi perdonava sempre...

La vita in campeggio era piacevole, era un posto bellissimo con vento e onde, una duna di sabbia divideva il campeggio dalla spiaggia e noi facevamo presto a buttarci in mare e ritornare “a casa” a prendere il sole e poi andavamo a Peschici a comprare le cose che ci servivano e facevamo da mangiare nella verandina.

Al pomeriggio faceva caldo nella tenda e stavamo nella verandina a dormicchiare sui materassini gonfiabili a baciarmi e, accarezzarci .

Lui iniziava a palparmi le tette sotto li reggiseno, io mi eccitavo e mi si gonfiavano i capezzoli, poi me lo toglieva, iniziava baciarli, mentre la mano scendeva dentro gli slip e iniziava una lenta carezza col palmo della mano su tutta la figa, le cui labbra iniziavano a gonfiarsi e poi penetrava prima con un dito e poi due iniziando a andare avanti e indietro e con il pollice faceva un massaggio circolare al clitoride.

Lui si eccitava molto e il cazzo scappellato usciva dall’alto. Io la prendevo e a volte questo era un guaio perché il più delle volte bastava che la stringessi un poco perché lui mi sborrasse abbondantemente ssul seno e la figa.

La cosa mi eccitava e mi spalmavo tutto sul seno e tra le cosce, e lui continuava a masturbarmi fino a farmi venire di clitoride. Venemd sborravo anch'io, sono una che squirta,
Raramente me lo metteva dentro per farmi godere vaginalmente.

Dopo ci si lavava in mare.

Alla sera dopo cena stavamo un po’ vicino al Bar del Campeggio e scambiavamo qualche parola con i presenti, tra cui tre ragazzi tedeschi i cui sguardi denotavano inequivocabilmente che il mio seno abbronzato li attraeva in modo esagerato.

Lo sguardo, mentre bevevano birra, si fissava sul mio pube ricoperto del leggero costume nero e sul seno a stento nascosto dal reggiseno del bikini.Claudio si accorgeva delle occhiate ma non diceva niente.

Un volta ci divertimmo ad organizzare un gara di svuotamento bottiglie piene d’acqua, a squadre ed io ero in team con il più bello Johannes che mi prese in disparte dietro il bar per insegnarmi il trucco, che consiste nell’imprimere un veloce rotazione alla bottiglia in modo che l’acqua formasse un gorgo dentro , e al centro si crea un vuoto da cui entra l’aria e quindi la velocità di svuotamento è massima.

Nel farlo si posizionò dietro di me e mi teneva gli avambracci con le sue mani e facendo girare la bottiglia evidentemente doveva stringermi e il suo petto aderiva alla mia schiena, un po’ sudata, la testa era affiancata alla mia e sentivo premermi sul sedere un cazzo molto duro , e la cosa mi faceva bagnare.

La necessità di imprimere rotazione alla bottiglia faceva fare ai nostri corpi uno strofinamento che mi eccitava . Così facevo finta di non capire subito il gioco, così dovette farmi vedere bene per almeno tre volte e la terza quasi venni e mi tremavano le gambe.

Tornando dagli altri vidi che teneva in modo strano la bottiglia davanti al costume, per non far notare la macchia che guardando meglio vidi che era bagnato davanti, anche lui era venuto.

Dopo quell’episodio vedevo spesso i ragazzi gironzolare attorno alla nostra tenda e vedevo che si appostavano dietro la duna per guardarci mentre facevamo sesso e si masturbavano guardandoci e e a Claudio l’idea piaceva, ne parlammo e la cosa ci eccitò.

Quella sera facemmo l’amore intensamente e io fui molto vicino a raggiungere l’orgasmo, lui aveva il cazzo più duro del solito e poi la mia mente mi tradì e io pensai che non fosse lui che mi scopava, pensai che fosse Johannes, e questo mi eccitò tanto che ululai come un animale ferito, provando, dopo tanto, un orgasmo completo.

il giorno dopo, tornando da fare la spesa, per un errore di guida di Claudio la nostra 500 giardinetta sprofondò in un punto dove la sabbia non era battuta e le ruote dietro giravano a vuota facendo affondare ancora di più la macchinina.

Claudio disse, “vado a chiedere aiuto ai tedeschi” e tornò con loro, e forzuti quali erano sollevarono di peso la 500 e la aiutarono ad uscire dalla panne.

Era ora di cena e per sdebitarci li invitammo a mangiare con noi dividendo gli spaghetti al pomodoro che piacquero loro moltissimo . Loro portarono le birre e si passò una bella serata bevendo e chiacchierando come vecchi amici, finchè un tramonto splendido fece terminare la giornata.

Col fresco si stava comodi tra la tenda, che era grandicella, da 5 persone, e la veranda, con i materassini.

Dato che gli sguardi al mio corpo non erano mai smessi io ero in uno stato di eccitazione notevole e sarebbe bastato un niente per scatenarmi di bramosia sessuale.

Claudio tiro fuori un lungo chiodo che serviva per i giochini in spiaggia, si faceva un quadrato sulla sabbia con dei settori a punti chi lo conficcava tirandolo nel settore con più punti vinceva.

Usai la mia solita tecnica di far finta di essere maldestra e siccome si erano formate le squadre come per le bottiglie di nuovo la mano di Johannes guidò la mia e per farlo lui mi fu vicino a contatto di pelle.

Quel contatto fu la scintilla, mi girai e appoggiai la mano sul suo cazzo che era più che evidente da sotto il costume e lo tirai fuori e con suo stupore glielo menai rapidamente finchè lui sborrò.

Dopo qualche minuto di stupore , un cenno d’intesa tra me e gli altri due , mentre Claudio, guardava , ed entrambi allora si posizionarono dietro di me, introdussero le mani nel mio reggiseno e nello slip

Il contatto delle mani mi eccitò ulteriormente e loro iniziarono a palparmi esprimendo molti complimenti, mi sedetti dentro la tenda x agevolare le loro mani sul resto del mio corpo e pian piano il seno uscì dal bikini e divaricai le gambe scostando gli slip bagnati e aprendo il mio sesso alle loro mani, ero bagnata e la cosa fece molto piacere agli amici. Tolto reggiseno e slip, rimasi completamente nuda
mi chiedevo cosa pensasse Claudio, se fosse geloso...mentre gemevo con le pupille rivoltate all’insù per l’eccitazione, sentendo le mani di 3 maschi sul mio corpo offerto in maniera così sfacciata che lo esploravano con minuziosa bramosità .

Kurt e Willy al massimo dell’eccitazione cercavano di liberare la tensione dei loro piselli durissimi estratti dai costumi un po’ sgambati menandoli con una mano, mentre l’altra era su di me… entravano ed uscivano le loro dita dalla mia figa, facendomi godere…


Johannes stava accarezzandomi i fianchi e io ero oramai così eccitata che mi sentii sua preda.
Claudo era lì intontito, col cazzo duro in mano..mi guardava , io ero imbarazzata ed eccitata quando loro mi fanno accomodare sulla brandina su cui dormivo in tenda.

Johannes, che io vedevo come splendido bronzo di Riace ma biondo , si pose alla base del lettino e cominciò con sapienti movimenti a massaggiarmi cosce, piedi, senza negarmi carezze che sfiorano la patatina.

Superato l'imbarazzo e sto godendomi questo meraviglioso momento e il massaggio prosegue ancora qualche secondo, mentre con sorpresa Claudio che fino a quel momento era fermo, dov’era mi baciò ripetutamente le labbra, bacio a cui corrisposi voluttuosamente.

Ora tutti e tre si sfilano gli slip da bagno mostrando i cazzi grossi che in un certo senso mi spaventano ma allungai la mano su di essi.


Quello di Kurt era duro e pulsante, e mentre lo sego, Johannes comincia a strofinarmi la sua cappella all'ingresso della mia vagina.

Mi lascio andare, stesa sul lettino, mentre la mia eccitazione cresce costantemente, e lui continua, a stimolarmi le labbra ma senza penetrarmi.

Ora Willy mi appoggia il suo cazzo sulla faccia e me lo fa lisciare con la lingua.

Mentre questa gradevole operazione prosegue, Claudio mi prende di peso e mi volta, con un sorriso mi esorta a lasciarmi andare e mi bacia tra le natiche, sputando sul culo e bagnandomi con la sua saliva.

Willy davanti mi spinge per intero il suo uccello in bocca ed io non ho più il controllo di me stessa.

Johannes con un movimento si pone sotto di me e dopo avere allargato con forza le cosce, con il cazzo turgido e dritto mi infila senza preamboli.

Sento una fitta meravigliosa e il suo cazzo che comincia ad andare su e giù dentro la mia vagina.

Willy riporta la mia concentrazione al suo pompino.

Ansimo e mi agito, impalata da Joannes e Claudio mi accarezza la fronte mi giro e vedo che si sta masturbando.

Johannes viene e mi riempie la figa di una quantità esagerata di sborra, che quando lui si ritira un po’ ammorbidito cola e serve opportunamente a lubrificare l’ano in cui lui inizia ad infilare il cazzo

grido nooo noooo Claudio, mi sta inculandooo

io non ero mai stata sodomizzata da Claudio né da altri .

Sento Claudio dire no le fai male, è vergine ma lo dice in italiano, non in inglese, e quello non capisce e con forza mi sodomizza , mentre ho l'altro ancora nella figa ora sono perforata da tre cazzi, mi sento tutta trafitta, fuori di me e comincio a gemere come mai mi era successo prima. Tre insieme, non li avevo mai visti neppure nei sogni e mai mi erano capitati di un colpo.

Loro lavorano di fianchi quasi senza pietà ed io cerco di sfruttare ogni secondo di questa enorme goduria. In mano ho il cazzo di Claudio sempre più duro

Li assecondo col bacino, per Johannes che mi sta inculando e in figa Willy abilissimo che mi sta trombando con maestria, e continuo a succhiare il grosso cazzo di Kurt, che esige la sua parte e viene in bocca , mi sento soffocare dalla sborra e un po’ la ingoio e un po’ la sputo.

Gli altri resistono da svariati minuti, ma poco dopo si fermano di intesa, e si riposizionano, Johannes dall'ano alla bocca Kurt nella figa entrando un po’ soft Willy che non è ancora venuto si sposta.

Lui mi gira, mi si mette dietro e mi solleva come ha sollevato la 500 e mi infilza il culetto mentre Kurt dopo averlo facilitato mi scopa con nuovo vigore a ritmo sostenuto, e l'unica differenza è che quello che ora mi incula è più frenetico e molto lubrificato.
Vedo il cazzo di Claudio che sborra e mi bagna la pancia

Johannes, quello della bocca mi fa sentire il sapore sul suo uccello, che mi piace
Mi sbattono e mi scuotono ed io sono felice di essere strapazzata da questi magnifici maschi. Il loro vigore mi percuote fino dentro il più intimo, arrivando con le loro cappelle alla mia coscienza.

La loro energia mi fa venire più e più volte.

E vedo alla luce del camping gas Claudio che mi accarezza la testa .
Sarei felice se venisse dentro anche se non ho più buchi per lui.

Con la mano gli prendo il cazzo e lo scuoto, è già molto bagnato ma appena lo tocco viene di nuovo pulsando.

Anche i ragazzi vengono, insieme dentro con fiumi di sborra e Johannes mi spruzza tutta la faccia.

Le secrezioni mi coprono quasi totalmente. Sono piena del loro liquido dentro e fuori di me, e più mi vedono in estasi, più spingono e spruzzano.

Non avevo mai provato nulla di simile, consiglio a tutte le amiche di fare sesso con tre anzi quatto, considerando Claudio, uomini contemporaneamente.

Essere penetrata da tre cazzi insieme, che coprano tutti i tre buchi utili, è la più bella esperienza che possa capitare ad una donna.

Ora sono spossata e stremata, riversa sul piccolo lettino da campo, loro si strofinano con spugne apparse all’improvviso e profumate e poi puliscono me, in ogni angolo del mio corpo.

Rimango riversa su quel lettino per un tempo indefinibile, mi addormento, per svegliarmi in giorno dopo sentendo le voci allegre dei campeggiatori che passavano di fianco alla tenda, Claudio mi guarda e si piazza alle mie spalle e comincia a massaggiarmi le tempie e le guance, e mi pratica un rilassante massaggio al busto e ai seni, sfiorandoli e massaggiandoli con consumata abilità.

Dice, eravamo ubriachi, abbiamo fatto un sogno, ti amo, ora stiamo meglio, era un sogno, ma toccandomi mi sento strana, un po’ dolorante in certi punti.

Gli dico ma era solo un sogno? Lui disse si, ma vidi che era in erezione e sentii appoggiare il suo affare grosso come non me lo ricordavo sulla figa, assicurandosi di farmelo sentire bene. Il massaggio dentro leniva quel senso di dolore.

Lui pompò finchè io raggiunsi un rapidissimo orgasmo vaginale e lui per la prima volta venne dopo di me. Mi ero sbloccata, ci eravamo sbloccati…sarà stato un sogno ..o no?


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